"Il Giornale di Corsico" - Giugno 2000

RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE

Dopo la drammatica fine anticipata della precedente, si riparte con una "nuova" Amministrazione e con un Consiglio Comunale parzialmente rinnovato, in cui il Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA rimane collocato all’opposizione: un’opposizione non facile, ma politicamente "pesante" per la maggioranza di centro-sinistra, a dispetto delle dimensioni del gruppo. Ancora una volta, infatti, per una manciata di voti (e nonostante un incremento di consensi nelle elezioni comunali e, soprattutto, in quelle regionali) non siamo riusciti ad eleggere un secondo consigliere: al fine di garantire la continuità politico-amministrativa, il partito ha, pertanto, concordemente approvato le dimissioni dal Consiglio del compagno Giorgio Crepaldi (eletto in qualità di candidato sindaco del PRC, e che per questo ringraziamo calorosamente) permettendo il subentro del sottoscritto, già consigliere comunale uscente di Rifondazione Comunista.

A questo punto, compagni e cittadini di Corsico, "rimbocchiamoci le maniche" e riprendiamo, con ancora maggior forza a svolgere una opposizione costruttiva, ma ferma; intelligente, ma decisa e "senza sconti"; propositiva (perché mai l’opposizione non dovrebbe avanzare proprie proposte?), ma presente e vigile.

Le ultime tornate elettorali hanno complessivamente confermato un circolo vizioso allarmante: preoccupante avanzata delle destre - tentativo di recupero del centro-sinistra sul terreno delle destre stesse (con conseguente spostamento globale "a destra" dell’asse politico-sociale); crescita dell’astensionismo di sinistra, forte segnale di scoramento e di sfiducia nella possibilità di invertire la tendenza. Il PRC si oppone a questa devastante deriva: continuerà a farlo in Consiglio Comunale e sul territorio.

Anche per questo, il nucleo di Corsico del PRC si ritrova sistematicamente presso la sede del circolo "Antonio Gramsci", in Via Vittorio Emanuele 10 (tel. 0245100444), tutti i Giovedì sera.

A tutti i compagni "delusi dalla politica" chiediamo di non arrendersi.

Claudio Mendicino